Studiare le formule per il punteggio economico: come fare offerte vincenti per le gare?

Le amministrazioni nel bando di gara stabiliscono la formula per attribuire il punteggio economico nelle procedure di gara in cui viene utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Importante metodo per definire un’offerta vincente è sapere come funziona la formula.

Che ha alternative hanno le amministrazioni?

La questione delle formule delle offerte economiche richiede una premessa, la stazione appaltante può scegliere, nell’esercizio della sua discrezionalità tecnico-amministrativa, la formula matematica per l’attribuzione del punteggio economico che risponda maggiormente alle sue esigenze.

In proposito, le Linee Guida Anac n. 2, prevedono che la stazione appaltante può utilizzare formule dipendenti o, in alternativa, formule indipendenti. In quest’ultimo caso però deve motivare la scelta.

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L’analisi delle formule economiche ha interessato anche i giudici i quali si sono interrogati sui limiti entro cui l’amministrazione può definire una formula per il prezzo.

Le sentenze hanno precisato che il potere dell’amministrazione è discrezionale e quindi può essere contestato solo in caso di manifesta illogicità.

Detto in parole più semplici spetta all’amministrazione stabilire la formula più idonea con una certa libertà di giudizio che può essere messa in crisi davanti al giudice solo se il problema creato dalla formula è macroscopico, la scelta è palesemente illogica.

In generale si ricorda che secondo i giudici la formula scelta dalla PA risulta ragionevole quando assicura comunque una certa proporzionalità tra il ribasso offerto e il punteggio attribuito all’offerente.

Altro elemento da considerare è che la formula non deve arrivare ad annullare il peso della componente economica.

Esistono due tipi di formule, dipendente e indipendente vediamole:

Nel primo caso il punteggio del concorrente è attribuito mettendolo in relazione con quello delle altre imprese, spesso con il ribasso massimo fra quelli proposti. La conseguenza negativa di questo tipo di formula è che se l’offerta massima viene esclusa (per i motivi più diversi) i punteggi cambiano e l’amministrazione può essere obbligata a cambiare la graduatoria.

Nel secondo caso la formula indipendente consente di attribuire un punteggio alla singola offerta per il suo ribasso proposta da quel determinato concorrente e senza interrelazione con quello di altre offerte. Di fronte a questo tipo di formula quindi il concorrente è in grado di prevedere il punteggio che otterrà già al momento in cui ha deciso il suo ribasso.

Risulta essenziale per un’impresa che vuole partecipare a una gara studiare la formula e capire, all’aumentare del ribasso quanto aumenta il punteggio che gli verrebbe dato dall’amministrazione. Questa attività di studio è molto semplice nel caso delle formule indipendenti e consente di non osare troppo con ribassi aggressivi soprattutto se si ha la consapevolezza di aver fatto una buona offerta tecnica. In quest’ottica la soluzione migliore è studiare la curva della formula rappresentandola graficamente per intercettare il suo punto di flesso. Così facendo si avrà una chiara indicazione della percentuale di ribasso che consente la massima attribuzione di punteggio e si potrà fare un’offerta più consapevole e competitiva.

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