La Commissione europea e lo spazio unico per gli appalti pubblici

E’ stata pubblicata una comunicazione della Commissione europea che spiega l’importanza dei dati sugli appalti pubblici e le iniziative per prevederne un più efficace utilizzo. Comunicazione del 16.3.2023.

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Gli obiettivi dell’iniziativa della Commissione

La Commissione europea ha lanciato un’iniziativa che prende a riferimento i dati relativi agli appalti pubblici e che punta a sfruttare la potenza di questi in tutta l’UE grazie a uno spazio comune.

L’iniziativa ha l’obiettivo di creare una piattaforma che unisca i dati sugli appalti pubblici sparsi finora a livello dell’UE, nazionale e regionale e migliorare la qualità, la disponibilità e la completezza dei dati, grazie alla stretta collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri e all’introduzione dei nuovi formulari elettronici.

Ci saranno poi a disposizione degli strumenti analitici che includeranno tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA), ad esempio sotto forma di apprendimento automatico (ML) e elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per gestirli e analizzarli.

L’esistenza di dati su tutti gli appalti dell’UE potrà dare la possibilità alle amministrazioni di unirsi e acquistare grandi quantitativi per ottenere prezzi migliori e una qualità superiore; potrà consentire un maggior numero di offerte per gara d’appalto; potrà aiutare a combattere la collusione e la corruzione, così come altri reati, individuando modelli sospetti; gli operatori riusciranno a confrontarsi e scambiare conoscenze, anche in materia di appalti verdi e innovativi.

Qual è la strategia di attuazione dell’iniziativa

La creazione dello spazio avverrà per passi progressivi con l’aiuto delle istituzioni nazionali. In particolare, gli attuali modelli di formulari europei saranno ritirati e l’uso dei formulari elettronici diventerà obbligatorio per le procedure di appalto di importo superiore alle soglie definite a livello UE. I formulari elettronici saranno ampliati per includere per la prima volta formulari volontari per gli avvisi relativi alle fasi successive all’aggiudicazione.

Per le procedure di importo inferiore al valore UE le informazioni potranno essere inviate mediante la compilazione degli stessi formulari volontari. I portali degli Stati membri dedicati agli appalti pubblici, in una prima fase, forniranno principalmente i dati proprio sulle procedure al di sotto delle soglie UE, nella misura in cui gli Stati membri li rilevino. Gli Stati membri continueranno ad avere il controllo su quali dati desiderano condividere con lo spazio di dati sugli appalti pubblici (oltre a quelli che sono tenuti a pubblicare sul portale TED ai sensi delle direttive sugli appalti pubblici).

Altre banche dati pubbliche e private possono essere collegate allo spazio di dati sugli appalti pubblici per consentire approfondimenti e controlli incrociati.

Più in dettaglio, rispetto alle fasi, le intenzioni sono:

  • Entro il 2° semestre 2023 la Commissione istituirà l’architettura di base dello spazio e un insieme minimo di strumenti di analisi. Verrà collegata prima TED (tender electronic daily);
  • Entro i 4° trimestre 2024 la Commissione sosterrà i paesi membri che vorranno collegare i loro portali;
  • Dal 2025 in poi potranno essere collegati i portali ulteriori sugli appalti disponibili a livello UE e nazionale e potranno essere ampliati i dati forniti riguardando sempre più fasi del processo di procurement.

Il piano dell’UE è molto ambizioso e mira a realizzare obiettivi rilevanti per le economie nazionali e comunitaria. La disponibilità dei dati sugli appalti, considerata la loro importante incidenza sull’economia, può consentire di gestire meglio crisi generalizzate come quella pandemica, prima, e bellica, dopo.

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